Sandro e il suo ingresso nelle competizioni internazionali

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Come ti sei avvicinato al kitesurf?

Ho iniziato a fare kite nell’estate del 2009 grazie a mio fratello che lo praticava già da due anni. All’inizio avevo un po’ di paura infatti ho iniziato prima col surf, ma dopo le prime partenze è stata una droga.

Raccontaci della tua terra..

La mia terra è un paradiso! Il vento c’è sempre, se non al nord al sud, se non in costa est in costa ovest, per non parlare delle onde! Certo ci sono periodi dove c’è più condizione da una parte dell’isola che dall’altra ma se si ha il tempo ci si allena ogni giorno.

Com’è la percezione del kite ora rispetto all’inizio della tua carriera?

All’inizio lo prendevo come un passatempo ma con tanta voglia di diventare come qualche atleta preferito, ora lo prendo come una cosa che nessuno voglio che mi impedisca, una cosa che senza 23 giorni ne sento l’esigenza. Quando cominci a chiudere le prime manovre la voglia di entrare in acqua e migliorarle o impararne altre è sempre più forte!

Com’è stato l’ingresso nel panorama internazionale?

E’ quello che ho sempre sognato da quando iniziai a fare kite. Non avrei mai pensato di riuscire ad entrare in un campionato così importante perché non ho mai creduto in me.

A giugno, appena ho saputo che avevo la possibilità di poter partecipare alla prima tappa a Tarifa in Spagna, grazie ai miei sponsor North kiteboarding Italia e ION Italia gestita da Marco Baiocchi non ci credevo.  Ho iniziato ad allenarmi sempre di più e con più determinazione non per andare a vincere ma per farmi notare.

Che aria si respira negli eventi internazionali?

Dalla prima tappa è come se fossimo tutti fratelli, molti rider come Airton, Matchu, Paulino, Patri e Reo li conoscevo già, ma ho stretto amicizia con tutti, specialmente con i miei compagni del Team North Ralph Boelen e Jan Marcos Riveiras. Si sta creando un’ aria di fratellanza tra tutti, non c’è nessuno contro l’altro tranne quando si è in competizione! Ma anche quando siamo nella heat scappano le battute o qualche esultanza per l’avversario. Ci diamo carica a vicenda.

Come sta andando la tua esperienza al GKA?

Direi che non poteva andare meglio come primo anno! A Tarifa sono riuscito a piazzarmi 8°, da li ho capito che magari con un po’ più di impegno poteva andare meglio. A Fuerteventura dopo un mese di allenamento in Sardegna con Airton sono riuscito ad avvicinarmi al podio piazzandomi al 4° posto, un risultato che non mi sarei mai aspettato come primo anno nel circuito. Purtroppo alle Mauritius non è andata come speravo sono uscito al secondo round arrivando 17°. Ora nel ranking sono 6° overall, pronto a poter migliorare per l’ultima tappa in Marocco che si svolgerà dal 14 al 19 Ottobre.

Che setup utilizzi nelle competizioni?

In competizione preparo sempre tutta la mia attrezzatura dal 5 al 9 e due tavole, perché non si sa mai cosa può capitare durante la heat.

Che programmi hai per il futuro?

I miei programmi naturalmente ora come ora sono di allenarmi duramente sia in acqua che fuori e di poter riuscire a partecipare anche l’anno prossimo e tutti gli anni che seguono al campionato, poi di continuare con la scuola WIND WAVE CLUB di Kitesurfsupwindsurf che abbiamo io e mio fratello a chia e poter trasmettere tutta la passione che ho anche alle altre persone.

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